Il PST-POP è costernato dall’attuale escalation della guerra in Ucraina, provocata dalla decisione dei Paesi della NATO di consegnare carri armati. Anche i media e i politici svizzeri continuano ad alimentare questa guerra e chiedono la fornitura di armi all’Ucraina. Allo stesso scopo, sono attualmente in discussione in parlamento diversi progetti di allentamento della legge sul materiale bellico. Il PST-POP sottolinea che la versione attuale di questa legge è in vigore solo dal 1° maggio 2022. Esso comprende l’inasprimento richiesto dall’accettazione, nell’ottobre 2021, del controprogetto all’iniziativa popolare “Contro l’esportazione di armi verso Paesi in preda a guerre civili”. Il Partito Svizzero del Lavoro aveva sostenuto l’iniziativa popolare, che si spingeva oltre. Ora il nostro Partito si impegna ad opporsi a qualsiasi forma di allentamento che consenta alla Svizzera o ai Paesi limitrofi di esportare armi in Ucraina.
Il PST-POP è determinato a porre fine all’escalation e alla guerra. Solo i negoziati possono porre fine a questa situazione di guerra e portare la pace di cui tutti hanno bisogno. I negoziati sono sempre l’unica vera soluzione ai conflitti.
Il PST-POP richiede :
– Nessuna consegna di attrezzature all’esercito ucraino
– Nessuna consegna di armi o munizioni all’Ucraina da parte di nessuno.
– Impegno della diplomazia svizzera nei negoziati
Per dare peso a queste richieste, il PST-POP sostiene la manifestazione per la pace del 25.2.2023 a Zurigo e invita tutti a partecipare.