L’unità dei comunisti per un’alternativa coerente a favore della neutralità e del lavoro

In vista delle prossime Elezioni Cantonali e in considerazione dell’evolversi delle discussioni in merito alle alleanze del fronte progressista, il Partito Comunista (PC) e il Partito Operaio e Popolare (POP) già questa estate avevano intensificato un dialogo nell’ottica di costruire un’unità dei comunisti basata sui temi comuni e sulle lotte condivise. Negli ultimi tempi abbiamo realizzato infatti delle collaborazioni su questioni sia locali (campagna contro il decreto Morisoli, iniziativa popolare per il superamento dei livelli alle scuole medie, iniziativa popolare per il salario minimo, condanna delle condizioni di lavoro precarie dei corrieri presso Divoora e DPD) sia federali (campagna vittoriosa contro la nuova legge anti-sociale sul CO2, opposizione all’accordo quadro con l’UE, comuni proposte contro il rincaro, manifestazione contro l’aumento dei premi di cassa malati), così come di politica internazionale (mobilitazione contro la conferenza neo-coloniale sull’Ucraina con un approccio che mette al centro la neutralità della Svizzera e la necessità di assicurare una pace negoziata al conflitto in corso).

Questa convergenza fra il PC e il POP è animata anche dalla coscienza che una reale opposizione deve rifuggire da una prassi meramente declamatoria e, senza perdere di vista un orizzonte di trasformazione sociale, deve sempre operare in maniera seria e propositiva per incidere in modo concreto nello stato di cose presenti.

A seguito della conferenza d’organizzazione del PC dello scorso 15 ottobre e della recente assemblea del POP del 7 novembre, la base dei rispettivi partiti ha accolto favorevolmente questa unità di intenti anche in previsione delle Elezioni Cantonali 2023.

Nel pieno rispetto delle diverse identità, le nostre due forze politiche sono riuscite pertanto a mettere da parte le rispettive differenze e i passati strascichi per lavorare assieme nell’interesse delle classi popolari e del Paese. Alla base della rinnovata intesa vi è la volontà di promuovere una proposta politica chiara e coerente, di favorire un ricompattamento dei comunisti e di dare seguito al lavoro portato avanti positivamente negli ultimi anni. Elementi, questi, che conducono anche alla necessità di consolidare la rappresentanza comunista in Gran Consiglio (che conta ora due Deputati) e di sviluppare il lavoro politico anche in questa sede.

Le direzioni del PC e del POP lavoreranno quindi da subito alla concretizzazione di una lista unitaria comunista per il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio, che possa essere un’alternativa credibile per chiunque ponga al centro il lavoro e il servizio pubblico, ma anche la pace e la neutralità del nostro Paese.



Partito Operaio e Popolare: Gianfranco Cavalli, segretario politico

Partito Comunista: Massimiliano Ay, segretario politico