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PER LA RACCOLTA FIRME
ll POP è promotore dell’iniziativa costituzionale per un salario minimo sociale.
Siamo il cantone dove il dumping salariale è più forte, al punto che i salari si stanno abbassando così drasticamente che la popolazione diminuisce. La problematica non è di certo nuova, questo andazzo che dura da un decennio è riconosciuto da tutte le forze politiche salvo i liberali.
Da destra la proposta della priorità ai residenti è stata propugnata per molto tempo, creando illusioni che elettoralmente hanno pagato, portando la Lega al comando del cantone, ma il problema non si è risolto, al contrario si è aggravato. Infatti come abbiamo sempre sostenuto il “primainostrismo” non fa che alimentare la guerra tra poveri ed ha un’incidenza nulla sulle condizioni di lavoro.
A sinistra per molto tempo si è puntato sui controlli, ma anche in questo caso non è servito a granché perché non c’era nulla da controllare, siccome non vi sono diritti a sufficienza da far valere sul posto di lavoro.
Nel 2015 però è finalmente passata l’idea che per migliorare le condizioni di lavoro bisogna rafforzare i diritti all’interno del quadro legale. Un’iniziativa dei Verdi è stata approvata dal popolo in cui si sanciva nella costituzione la necessità di un salario minimo. Tuttavia il testo costituzionale proposto contempla una importante falla: la possibilità tramite CCl di derogare al salario minimo legale. Inoltre, non viene data al parlamento un’indicazione chiara rispetto al montante del salario minimo, che oltre ad attendere 5 anni per varare la legge di applicazione fissa una paga oraria di soli 19 fr all’ora.
Il parlamento non ha quindi dato una soluzione efficace per combattere il dumping e oltretutto dei “sindacalisti” filo padronali hanno permesso a numerose aziende di non dover adeguare i salari, siccome hanno permesso loro di stipulare degli accordi con salari minimi più bassi.
La proposta che facciamo assieme a PS, PC e Verdi è di alzare la cifra del salario minimo a 21.50 fr all’ora, che per 42 ore settimanali sarebbe sopra la soglia delle prestazioni sociali, così che se una persona sola lavora non è costretta a chiedere degli aiuti e soprattutto vogliamo tagliare le gambe al sindacalismo filo padronale che per poter coltivare il proprio orticello preferisce contrattare dei salari più bassi del minimo. Con la nostra proposta molti CCL (metalmeccanica, orologiero, ristorazione, vendita, moda…) dovranno essere adeguati o diventeranno superflui, spingendo quindi i sindacati su un terreno più combattivo, ciò che gioverebbe anche ai lavoratori che godono già oggi delle condizioni migliori.
Certamente la raccolta firme deve ottenere un buon successo e bisogna accompagnare la campagna con una mobilitazione sociale forte che imponga al governo di mettere il testo in votazione quanto prima.