Il disastro ambientale è la conseguenza diretta del perseguimento miope del massimo profitto da parte del capitale. Un pianeta sano è però una ricchezza per tutti.
Concretamente rivendichiamo…
- nessuna privatizzazione dell’acqua e dell’energia;
- dichiarare l’urgenza climatica;
- la protezione e la promozione della biodiversità.
- la cessazione immediata dell’energia atomica;
- la socializzazione e dunque il controllo democratico delle società che gestiscono l’energia;
- nessuno sconto alle aziende sui costi dell’acqua e dell’energia;
- investimenti statali nella ricerca di energie rinnovabili;
- programmi per la riduzione del consumo energetico per privati e aziende;
- i trattati con l’Europa devono garantire una politica energetica favorevole all’ambiente;
- uso gratuito dei mezzi di trasporto locali per tutti;
- prevalenza del trasporto su rotaie;
- riduzione del trasporto di beni commerciali;
- drastica eliminazione dei pesticidi e da subito proibizione del glifosato;
- niente fondi pubblici o privati nelle energie fossili;
- combattere attivamente l’obsolescenza programmata;
- aumento dei controlli e sanzioni contro l’inquinamento industriale;
- il rispetto delle norme sociali e ambientali nella produzione e commercializzazione dei prodotti;
- la pianificazione del territorio nel rispetto dell’ambiente.
E non ci fermeremo… prima che, in una società socialista, vi sarà equilibrio tra distribuzione dei beni e rispetto dell’ambiente.