In una società divisa in classi, anche la politica culturale obbedisce agli obiettivi della classe dominante. A questa è necessario oppore una cultura democratica.
Concretamente rivendichiamo:
- l’accesso gratuito all’insegnamento della musica, della danza, della pittura e delle attività artistiche in generale;
- una ripartizione più equa del sostegno pubblico alla cultura;
- un maggiore incoraggiamento per i giovani artisti con l’offerta di formazioni adeguate;
- la creazione di spazi culturali autogestiti;
- un maggiore sostegno dello Stato alle manifestazioni culturali;
- la garanzia d’accesso alla cultura per tutte e per tutti.
E non ci fermeremo… prima che, in una società socialista, l’arte e la cultura saranno dei mezzi di rilassamento e di riflessione sullo sviluppo sociale.