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[/cmsms_column][/cmsms_row][cmsms_row data_width="boxed" data_color="default" data_bg_color_custom="true" data_bg_color="#ffffff" data_padding_top="30" data_padding_bottom="0"][cmsms_column data_width="3/4"][cmsms_heading type="h1" font_family="Roboto+Condensed:400,400italic,700,700italic" font_size="30" font_weight="bold" font_style="normal" text_align="left" color="#0a0002|100" margin_top="0" margin_bottom="5" animation="bounceIn" animation_delay="0"]Aderisci al POP e seguici![/cmsms_heading][cmsms_heading type="h3" font_family="Roboto+Condensed:400,400italic,700,700italic" font_size="20" font_weight="400" font_style="normal" text_align="left" color="#3d3d3d|100" margin_top="0" margin_bottom="10" animation_delay="0"]Il POP difende gli interessi delle donne e gli uomini legati al mondo del lavoro che producono le ricchezze del nostro Cantone! Unisciti alle/agli salariate/i, operai/e, contadine/i, apprendiste/i, studenti, disoccupate/i e pensionate/i che vogliono più giustizia sociale e una vera protezione dell'ambiente![/cmsms_heading][/cmsms_column][cmsms_column data_width="1/4"]


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[cmsms_button button_link="https://www.popti.ch/contatti/" button_target="blank" button_text_align="center" button_style="cmsms_but_icon_inverse" button_font_weight="400" button_font_style="normal" button_border_width="2" button_border_style="solid" button_icon="cmsms-icon-users" animation_delay="0"]Participare[/cmsms_button][/cmsms_column][/cmsms_row][cmsms_row data_width="boxed" data_color="default" data_padding_top="20" data_padding_bottom="10"][cmsms_column data_width="1/4"][cmsms_simple_icon icon="cmsms-icon-facebook-rect-1" size="40" display="block" text_align="center" link="https://www.facebook.com/popticino/" target="blank" animation="bounceIn" animation_delay="0"][/cmsms_simple_icon][/cmsms_column][cmsms_column data_width="1/4"][cmsms_simple_icon icon="cmsms-icon-instagram-filled" size="40" display="block" text_align="center" link="instagram.com/pop_ticino" target="blank" animation="bounceIn" animation_delay="0"][/cmsms_simple_icon][/cmsms_column][cmsms_column data_width="1/4"][cmsms_simple_icon icon="cmsms-icon-youtube-2" size="40" display="block" text_align="center" link="https://www.youtube.com/channel/UCnT4hGMXlBuvorIw_wtwyqA" target="blank" animation="bounceIn" animation_delay="0"][/cmsms_simple_icon][/cmsms_column][cmsms_column data_width="1/4"][cmsms_simple_icon icon="cmsms-icon-mail-alt" size="40" display="block" text_align="center" link="popti.ch/contatti" target="blank" animation="bounceIn" animation_delay="0"][/cmsms_simple_icon][/cmsms_column][/cmsms_row][cmsms_row data_padding_bottom="30" data_padding_top="10" data_color="default" data_width="boxed"][cmsms_column data_width="1/1"]


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[cmsms_heading type="h1" font_family="Roboto+Condensed:400,400italic,700,700italic" font_size="30" font_weight="bold" font_style="normal" text_align="left" color="#da291c|100" margin_top="0" margin_bottom="0" animation_delay="0"]LE ULTIME NOTIZIE DEL POP[/cmsms_heading]


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Tutti gli articoli del POP Ticino


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[cmsms_heading type="h1" font_family="Roboto+Condensed:400,400italic,700,700italic" font_size="30" font_weight="bold" font_style="normal" text_align="left" color="#da291c|100" margin_top="0" margin_bottom="0" animation_delay="0"]GLI ULTIMI VIDEO DEL POP[/cmsms_heading]


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Tutti i video del POP Ticino


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[/cmsms_column][/cmsms_row][cmsms_row data_width="boxed" data_color="default" data_padding_top="0" data_padding_bottom="50"][cmsms_column data_width="1/1"][cmsms_heading type="h1" font_family="Roboto+Condensed:400,400italic,700,700italic" font_size="30" font_weight="bold" font_style="normal" text_align="left" color="#da291c|100" margin_top="0" margin_bottom="5" animation_delay="0"]VOTAZIONI E RACCOLTA FIRME[/cmsms_heading][cmsms_text animation_delay="0"]


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Tutte le votazioni e firme


[/cmsms_text][/cmsms_column][/cmsms_row][cmsms_row data_width="boxed" data_color="third" data_bg_img="4238|https://popti.ch/wp-content/uploads/2014/10/03.jpg|full" data_bg_position="top center" data_bg_repeat="no-repeat" data_bg_attachment="scroll" data_bg_size="auto" data_bg_parallax="true" data_bg_parallax_ratio="0.65" data_overlay_show="true" data_color_overlay="#da291c" data_overlay_opacity="90" data_padding_top="50" data_padding_bottom="50" data_id="manifestos"][cmsms_column data_width="1/1"][cmsms_heading type="h1" font_family="Roboto+Condensed:400,400italic,700,700italic" font_size="28" font_weight="400" font_style="normal" text_align="center" color="#ffffff|100" margin_top="0" margin_bottom="50" animation="bounceIn" animation_delay="0"]Il programma politico del POP-PSdL[/cmsms_heading][cmsms_tabs mode="tour" position="left" active="1" animation_delay="0"][cmsms_tab title="Lavoro" icon="cmsms-icon-wrench"]


Siccome la ricchezza sociale è fondata sul lavoro, questo è per noi un diritto fondamentale per tutti gli esseri umani. Ogni lavoro è importante e ha lo stesso valore. Vogliamo sopprimere lo sfruttamento della persona e non la persona. Il PSdL difende l'instaurazione di un nuovo Codice del lavoro, e in modo particolare l'istituzione di un Tribunale del lavoro. Concretamente rivendichiamo:




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  • il diritto al lavoro sulla costituzione;

  • l'introduzione di un salario decente di almeno fr. 4'500.- al mese ( 24.75 fr.- all'ora);

  • un salario minimo per le apprendiste e gli apprendisti;

  • l'introduzione di un salario massimo;

  • l'introduzione della tredicesima per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori;

  • l'introduzione della settimana di 35 ore, senza riduzione di salario ma con l'aumento di personale;

  • nessuna deregolamentazione degli orari nei negozi. Una armonizzazione su scala nazionale può essere fatta unicamente a condizione di limitare le aperture dei negozi per un massimo di 11 ore al giorno;

  • il diritto alla formazione continua finanziata dalle aziende;

  • la proibizione degli stage di lunga durata;

  • l'abolizione della precarietà, vale a dire la messa in atto di una vera protezione contro i licenziamenti per tutte e tutti, il diritto alla reintegrazione e alla proibizione del lavoro interinale, del lavoro su chiamata e del salario al merito;

  • il potenziamento della protezione della salute e della sicurezza sul posto di lavoro, in particolare aumentando i controlli senza preavviso e le sanzioni di fronte a imprenditori e imprenditrici;

  • l'ottenimento del diritto di riunirsi in assemblea del personale durante il tempo di lavoro, di eleggere dei delegati e delle delegate sindacali di impresa e il diritto di sciopero esteso;

  • sanzioni finanziarie per chi non rispetta la parità salariale donna-uomo;

  • il riconoscimento del burn-out come malattia professionale.


E non rinunceremo... prima che, nella società socialista, il lavoro non serva più ad arricchire un numero ristretto di persone con lo sfruttamento di esseri umani e della natura, ma ad assicurare il benessere di tutte e tutti.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Ambiente" icon="cmsms-icon-leaf-2"]


Il disastro ambientale è la conseguenza diretta del perseguimento miope del massimo profitto da parte del capitale. Un pianeta sano è però una ricchezza per tutti.


Concretamente rivendichiamo...



  • nessuna privatizzazione dell’acqua e dell’energia;

  • dichiarare l'urgenza climatica;

  • la protezione e la promozione della biodiversità.

  • la cessazione immediata dell’energia atomica;

  • la socializzazione e dunque il controllo democratico delle società che gestiscono l’energia;

  • nessuno sconto alle aziende sui costi dell’acqua e dell’energia;

  • investimenti statali nella ricerca di energie rinnovabili;

  • programmi per la riduzione del consumo energetico per privati e aziende;

  • i trattati con l’Europa devono garantire una politica energetica favorevole all'ambiente;

  • uso gratuito dei mezzi di trasporto locali per tutti;

  • prevalenza del trasporto su rotaie;

  • riduzione del trasporto di beni commerciali;

  • drastica eliminazione dei pesticidi e da subito proibizione del glifosato;

  • niente fondi pubblici o privati nelle energie fossili;

  • combattere attivamente l'obsolescenza programmata;

  • aumento dei controlli e sanzioni contro l'inquinamento industriale;

  • il rispetto delle norme sociali e ambientali nella produzione e commercializzazione dei prodotti;

  • la pianificazione del territorio nel rispetto dell'ambiente.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, vi sarà equilibrio tra distribuzione dei beni e rispetto dell’ambiente.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Distribuzione delle ricchezze" icon="cmsms-icon-money"]


La distribuzione ineguale delle ricchezze è il segno più evidente del capitalismo. Un piccolo numero di persone possiede la parte più grande, molti non hanno quasi nulla. Il mondo ha la testa in basso. Noi lo aiuteremo a rimettersi sui piedi.


Concretamente rivendichiamo :



  • l'aumento dell'imposta sui ricavi delle società di capitali;

  • l'aumento dell'imposta sul capitale delle società di capitali;

  • un importante aumento dell'imposta sui guadagni immobiliari;

  • l'introduzione di un'imposta sulle transizioni finanziarie;

  • l'introduzione di un'imposta federale sulle successioni;

  • l'armonizzazione dei tassi d'imposta dei comuni e dei cantoni;

  • la nazionalizzazione e il controllo democratico, in un primo tempo, delle banche e delle compagnie di assicurazioni;

  • un aumento delle imposte sulle grandi sostanze;

  • la soppressione dell'IVA sui beni di prima necessità;

  • la fine reale del segreto bancario per farla finita con i paradisi fiscali.


E non rinunceremo.... prima che, nella società socialista, i ricchi non saranno più ricchi e i poveri non saranno più poveri!


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="NO all′UE" icon="cmsms-icon-star"]


L’Unione Europea serve gli interessi capitalistici e imperialisti dei dirigenti e delle grandi aziende. Gli accordi bilaterali tra la Svizzera e L’UE consolidano la politica neo-liberale in Svizzera. Siamo fedeli ad un Europa fondata sui valori della tolleranza, la solidarietà, la pace e l’antifascismo.


Concretamente rivendichiamo:



  • la rinegoziazione degli accordi bilaterali con l’UE nell'interesse dell’insieme della popolazione;

  • l’estensione delle misure d’accompagnamento;

  • più mezzi finanziari e umani per l’applicazione delle misure d’accompagnamento

  • nessuna adesione della Svizzera all’UE;

  • il mantenimento della neutralità nei confronti dell’UE e il rifiuto della partecipazione attiva o passiva alle guerre, così come una rottura di tutte le relazioni con alleanze imperialiste come la NATO;

  • la fine dei negoziati sugli accordi di libero scambio, in particolare l’accordo TISA;

  • il mantenimento della Svizzera nella Convenzione europea dei diritti umani (CEDU).


E non ci fermeremo... prima che, in un società socialista, un’Europa fondata sulla solidarietà sia stabilità nell'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Per i diritti delle donne" icon="cmsms-icon-users-outline"]


Senza una lotta radicale contro il sessismo e gli stereotipi, i cambiamenti nella società non possono aver luogo. E' una lotta che ci concerne tutte e tutti. Affinché venga costruita una società solidale dove tutte e tutti sono uguali, è necessario che lottiamo assieme, fianco a fianco, donne e uomini.


Concretamente rivendichiamo:



  • il rispetto della parità salariale tra donne e uomini;

  • l'obbligo per le imprese di rendere trasparenti le differenze di salario tra i sessi;

  • l'estensione dell'assicurazione maternità;

  • l'instaurazione di un congedo parentale pagato di almeno 18 mesi, di uguale durata tra il padre e la madre;

  • la gratuità d'accesso per tutte e tutti a degli asili-nido di qualità;

  • nessun aumento dell'età di pensionamento delle donne;

  • allargare la protezione contro la violenza di genere;

  • il diritto ad ognuna di disporre del proprio corpo, garantendo l'accesso alla contraccezione e il diritto all'interruzione di gravidanza;

  • un'educazione sessuale già partire dalle scuole elementari che affronti le questioni di genere, stereotipi e discriminazione;

  • togliere l'IVA per i prodotti d'igiene femminile;

  • garantire i mezzi finanziari per i servizi d'attenzione alle donne.


E non rinunceremo... prima che, in una società socialista, tutte le disuguaglianze tra donne e uomini non saranno che una reliquia del passato.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Democrazia radicale" icon="cmsms-icon-megaphone-3"]


Viviamo sotto la dittatura delle banche e dei gruppi di potere. La maggior parte delle persone non ha modo di esprimere la propria opinione. Sono necessari cambiamenti radicali. Tutti i settori dell’esistenza, anche l’economia, devono essere gestiti democraticamente.


Concretamente rivendichiamo:



  • l’interruzione immediata delle trattative per i contratti sul libero scambio. Nuove trattative dovranno essere approvate dal Parlamento;

  • il diritto di voto e di eleggibilità per tutte le persone residenti in Svizzera, dal 18esimo anno di età;

  • il diritto di voto nelle fabbriche;

  • la rappresentanza degli studenti nel sistema scolastico;

  • le commissioni paritetiche nelle Università;

  • l'obbligo di rendere conto e la possibilità di essere deposti per i politici;

  • la trasparenza e la limitazione dei finanziamenti delle campagne elettorali;

  • il mantenimento e la garanzia dei diritti democratici fondamentali, tra cui quello di manifestare;

  • fermare ogni forma di sorveglianza di massa.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, non vi sarà una democrazia socialista e la democrazia non sarà più un privilegio.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Solidarietà internazionale" icon="cmsms-icon-globe-1"]


La solidarietà internazionale è un valore fondamentale per il nostro partito. Noi vogliamo una Svizzera impegnata a ridurre lo scarto tra i ricchi e i poveri nel mondo. Una Svizzera impegnata in favore della pace e non della guerra.


Concretamente rivendichiamo:



  • l’abolizione della tassa di sostituzione al servizio militare;

  • il ritiro delle truppe svizzere all’estero;

  • il ritiro di tutti i membri dell’esercito svizzero all'estero e la fine immediata della cooperazione militare in particolare con i paesi della NATO, Israele, le monarchie dei paesi del Golfo;

  • nessuna partecipazione Svizzera a dei progetti per un esercito europeo;

  • il sostegno ai movimenti democratici nel terzo mondo;

  • delle relazioni commerciali eque con i paesi in via di sviluppo ed emergenti, come anche una cooperazione allo sviluppo che rappresenti almeno l’1 per cento del prodotto interno lordo della Svizzera;

  • il divieto delle speculazioni sulle materie prime;

  • il riconoscimento dello Stato Palestinese da parte della Confederazione Svizzera;

  • il Governo svizzero deve sostenere attivamente la fine del blocco economico contro Cuba;

  • la fine delle illegali sanzioni contro il Venezuela;

  • il divieto di fabbricazione, utilizzo ed esportazione del LBD 40 e simili;

  • la riduzione degli armamenti, degli effettivi e del budget dell'esercito svizzero;

  • no all'acquisto di nuovi aerei da combattimento;

  • libertà di scelta del servizio civile, di durata simile al militare e aperto anche alle donne.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, il pericolo della guerra sia eliminato e ci sia una vera solidarietà tra tutti i popoli oppressi.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Una Svizzera aperta" icon="cmsms-icon-plus-squared"]


Il razzismo contribuisce al mantenimento del sistema capitalista. Gli stranieri sono il capro espiatorio affinché non si affrontino i veri problemi di classe.


Concretamente rivendichiamo:



  • il passaporto svizzero per tutte le persone nate in Svizzera;

  • la legalizzazione dei sans-papiers, poiché nessun essere umano è illegale;

  • il perseguimento penale di ogni comportamento razzista;

  • una legislazione sugli stranieri e sull'asilo basata sulla solidarietà e sull’umanità;

  • l’uscita della Svizzera dagli accordi di Schengen e Dublino;

  • una Svizzera aperta per i profughi;

  • un servizio di informazioni e sanitario per i profughi;

  • il libero transito per tutte le persone;

  • il diritto al lavoro per ogni persona che soggiorna in Svizzera, con lo stesso salario per lo stesso lavoro;

  • il riconoscimento dello statuto di profugo per tutte le persone incarcerate per il loro orientamento sessuale o la loro identità sessuale;

  • fermare la detenzione amministrativa dei minori;

  • la legalizzazione dei viaggi per i rifugiati nei loro paesi d'origine


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, razzismo e xenofobia saranno solo brutti ricordi del passato.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Sanità" icon="cmsms-icon-stethoscope"]


La situazione è oggi diventata intollerabile. Il sistema liberale, per non dire il furto organizzato, della LAMAL ha toccato da tanto tempo il fondo. I premi esplodono anno dopo anno, a dei punti intollerabili per le classi popolari, una situazione che porta spesso a rinunciare a delle cure basiche. Questo anche per il fatto che tante cure non sono coperte dall'assicurazione di base.


Concretamente rivendichiamo:



  • un sistema di salute sociale, accessibile a tutte e tutti e di prossimità;

  • una cassa malati unica, con dei premi in base al reddito e alla fortuna;

  • l'abolizione del sistema delle franchigie;

  • la creazione di un'assicurazione per le cure dentali;

  • nessuna privatizzazione degli ospedali pubblici;

  • il divieto delle sovvenzioni pubbliche alle cliniche private;

  • la nazionalizzazione delle case farmaceutiche per rendere possibile l'abbassamento dei prezzi delle medicine e un controllo democratico su quest'ultime;

  • la trasparenza nell'industria farmaceutica sui costi dei medicamenti;

  • l'eliminazione delle liste nere per gli assicurati delle casse malati.


E non ci fermeremo… finché, in una società socialista, un sistema di salute completamente pubblico e gratuito non sia presente e l'accesso alle cure sia riconosciuto come un diritto garantito a tutta la popolazione.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Assicurazioni sociali" icon="cmsms-icon-shield"]


Le rendite e le assicurazioni sociali non sono un’elemosina, bensì diritti garantiti dalla Costituzione e finanziati dal nostro lavoro.


Concretamente chiediamo:



  • la cessazione immediata di ogni peggioramento delle assicurazioni sociali, e la socializzazione di tutte le assicurazioni sociali, affinché sottostiano al controllo democratico;

  • l’integrazione del secondo pilastro (Cassa pensione) nel primo pilastro (AVS), e con ciò l’introduzione della pensione popolare;

  • la facilitazione del pensionamento anticipato nelle professioni usuranti;

  • il pensionamento a 60 anni per tutte e tutti

  • una rendita minima di CHF 4'000.- al mese;

  • proibire ogni forma di discriminazione verso i più anziani.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, tutti avranno un’esistenza dignitosa e non dovranno più temere per il proprio futuro o quello della propria famiglia.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Cultura" icon="cmsms-icon-vector-pencil"]


In una società divisa in classi, anche la politica culturale obbedisce agli obiettivi della classe dominante. A questa è necessario oppore una cultura democratica.


Concretamente rivendichiamo:



  • l’accesso gratuito all'insegnamento della musica, della danza, della pittura e delle attività artistiche in generale;

  • una ripartizione più equa del sostegno pubblico alla cultura;

  • un maggiore incoraggiamento per i giovani artisti con l’offerta di formazioni adeguate;

  • la creazione di spazi culturali autogestiti;

  • un maggiore sostegno dello Stato alle manifestazioni culturali;

  • la garanzia d’accesso alla cultura per tutte e per tutti.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, l’arte e la cultura saranno dei mezzi di rilassamento e di riflessione sullo sviluppo sociale.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Alloggio" icon="cmsms-icon-home-1"]


Gli alloggi servono per abitarci, non per aumentare i profitti dei proprietari immobiliari. Una casa a prezzi abbordabili è un diritto fondamentale e la qualità dell’alloggio, strettamente legata a quella di vita e della salute, deve essere garantita.


Concretamente rivendichiamo :



  • la fine degli sfratti;

  • il controllo degli affitti da parte dello Stato e l’obbligo di creare un numero sufficiente di alloggi a pigione moderata;

  • il divieto della speculazione sugli alloggi e i terreni;

  • un diritto generale di prelazione al valore ufficiale per i comuni e le cooperative abitative nella vendita di edifici e di terreni edificabili;

  • la nazionalizzazione e il controllo democratico della proprietà fondiaria;

  • la creazione di alloggi per gli studenti e gli apprendisti;

  • basta privatizzazioni di alloggi di proprietà dello Stato;

  • proibire i tagli dell'elettricità, acqua e gas in caso di difficoltà finanziaria dei locatori;

  • nessuna demolizione senza un progetto di costruzione nuovo socialmente e ambientalmente accettabile;

  • espropriazione forzata degli immobili d'interesse culturale e/o molto degradati.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, il diritto di disporre delle terre sarà trasformato in semplice diritto di utilizzo.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Agricoltura" icon="cmsms-icon-leaf"]


Le decisioni in ambito agroalimentare sono determinate prevalentemente dagli accordi commerciali multi o bilaterali. Noi vogliamo che i/le contadini/e e la popolazione svizzera siano messi/e in condizione di decidere sovranamente degli alimenti che vogliono consumare.


Concretamente rivendichiamo:



  • un'agricoltura contadina diversificata e nutritiva, che tenga in considerazione le nostre risorse naturali, in particolare il suolo, e protegga le nostre sementi e rinunci agli OGM;

  • un aiuto dello Stato ai/alle piccoli/e contadini/e, affinché possano pagare i/le loro impiegati/e almeno 4’000 franchi al mese per 1'600 ore di lavoro;

  • una produzione agricola che possa mirare alla sovranità alimentare, fissando i prezzi affinché tutti i contadini possano vivere dignitosamente e aumentando le protezioni per i generi alimentari indigeni;

  • degli standard di produzione definiti secondo le esigenze dei consumatori e delle consumatrici e dei produttori e delle produttrici, e in nessun modo dai dirigenti dell’UE. Di conseguenza, noi vogliamo che la Svizzera abbandoni il principio del Cassis de Dijon;

  • un accesso ad un’alimentazione sana e sufficiente per tutti e per tutte;

  • lo sviluppo di fattorie pedagogiche per sensibilizzare al rispetto dell'ambiente e al lavoro agricolo;

  • la legalizzazione e la regolazione della produzione, della vendita e del consumo di cannabis;

  • il sostegno dello Stato alla pratiche agricole rispettose dell'ambiente;

  • misure concrete contro lo spreco alimentare.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, l’agricoltura non sarà in armonia con la natura e con la popolazione locale.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Formazione" icon="cmsms-icon-graduation-cap-1"]


Le istituzioni di formazione sono il riflesso della società. Si ha la tendenza ad insegnare ciò che serve all'economia. Questo contrasta con un’educazione emancipatrice, che ci permetterebbe di superare lo sfruttamento e la dominazione di classe.


Concretamente rivendichiamo:



  • un sostegno finanziario accresciuto dello Stato per le istituzioni pubbliche di formazione;

  • un aiuto mirato per i bambini e le schiere delle lavoratrici, dei lavoratori e dei migranti;

  • il divieto per l’economia privata di influenzare il contenuto della ricerca e dell’insegnamento;

  • una formazione gratuita per tutte e per tutti, dalla scuola dell’infanzia fino alla fine degli studi superiori;

  • un minimo di due giorni di scuola a settimana per gli/le apprendisti/e;

  • l’introduzione di una formazione politica a tutti i livelli dell’insegnamento;

  • l’introduzione dell’educazione sessuale alle scuole elementari;

  • la concessione facilitata di una borsa di studio per gli/le studenti e gli/le apprendisti/e;

  • l’aumento dei posti di apprendistato • più diritti per gli/le apprendisti/ste e una loro migliore protezione;

  • l’aumento del corpo insegnante nelle scuole elementari e medie;

  • la prevenzione attiva nelle scuole dell’alcool, della droga e del tabacco;

  • la laicità della scuola;

  • una lotta concreta contro il bullismo scolastico;

  • lotta contro le molestie sessuali nelle università, alte scuole e scuole professionali;

  • una formazione professionale legata ai cambiamenti della produzione energetica e attenta al rispetto dell'ambiente.


E non ci fermeremo... prima che, in una società socialista, la formazione non sia più al servizio degli interessi economici ma serva alla formazione della personalità e della società.


[/cmsms_tab][cmsms_tab title="Uguali diritti per tutte e tutti" icon="cmsms-icon-heart-5"]


Il sessismo è l’oppressione che stabilisce una gerarchia tra i sessi, creando delle classi distinte, la classe sessuale produttrice e la classe sessuale riproduttrice, sfruttata in modo diverso. Questo modello si impone a ciascuna e a ciascuno e ogni deviazione è repressa socialmente e legalmente.


Concretamente rivendichiamo:



  • il diritto per ciascuno e ciascuna di disporre del proprio corpo, garantendo l’accesso alla contraccezione e all'interruzione di gravidanza;

  • la protezione contro le violenze e le discriminazioni basate sul sesso, l’orientamento sessuale, l’identità di genere;

  • la fine delle discriminazioni legali per le coppie e i genitori omosessuali;

  • la fine della psichiatrizzazione delle trans-identità e il riconoscimento legale del genere vissuto senza sterilizzazione forzata;

  • il diritto all'autodeterminazione del genere per le persone intersessuali e transessuali e l’accesso ad un trattamento medico desiderato;

  • l’instaurazione del matrimonio per tutte e per tutti;

  • la costruzione di case d'accoglienza per le persone LGBT che vengono rifiutate dalla loro famiglia.


E non ci fermeremo... Prima che, in una società socialista, il sessismo, l’omofobia, la transfobia non siano più che il ricordo di un lontano passato.


[/cmsms_tab][/cmsms_tabs][/cmsms_column][/cmsms_row]