Il capitalismo non può esistere senza le guerre, lo sfruttamento, la miseria, il razzismo, la disoccupazione, la povertà e la fame. Si tratta di un sistema tutto a favore dei ricchi e della borghesia. I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri più poveri. La maggioranza della popolazione soffre ancora al giorno d’oggi malgrado le innovazioni scientifiche e le nuove tecnologiche.
Trenta anni fa è scomparsa I ‘Unione Sovietica, è stato abbattuto il muro di Berlino ed è crollato il blocco socialista. Gli USA, l’Occidente e il mondo capitalistico hanno festeggiato la fine della guerra fredda. Sostenevano che con un nuovo mondo unipolare si sarebbe raggiunta la pace, la democrazia, la fratellanza, l’uguaglianza e la libertà. Perché secondo loro, tutti problemi derivavano dal blocco socialista e dai comunisti.
Dopo trenta anni a che punto siamo? Niente si è realizzato di quanto detto e promesso. Praticamente e teoricamente non è cambiato nulla. Il sistema capitalista va avanti con la stessa mentalità e lo stesso metodo. Continua a distruggere la natura ed attaccare i valori umani.
Negli ultimi trent’anni la tecnologia e la scienza hanno fatto passi da gigante. Ma nello stesso tempo ci sono state quasi dieci guerre e hanno perso la vita milioni di persone. Non sono finite miserie e oppressione. In questo 21esimo secolo malgrado la modernità il sistema capitalistico non riesce (e non vuole) risolvere i problemi fondamentali dell’umanità.
Dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica nel 1991, la Russia e la Cina hanno cercato di fare fronte comune contro l’invadenza e l’arroganza degli USA, dell’Occidente e della NATO. Prima hanno cercato di creare una base comune in campo economico. Infatti nel 1996 hanno fondato la Shanghai Cooperation Organisation (SCO) con Russia, Cina, India, Pakistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan e Iran. Poi nel 2009 hanno creato un’altra organizzazione che si chiama BRICS; Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Con queste due organizzazioni hanno creato un nuovo blocco gigante economico e politico.
Alla fine della riunione di SCO in Uzbekistan a Samarcanda del 15-16 settembre 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha colto l’occasione per dischiarare che Americani e Occidentali non possono credere di guidare e comandare il mondo come vogliono. Inoltre ha ribadito che il commercio internazionale fra questi stati sarà fatto con moneta russa, il rublo, o con quella cinese, lo yuan. Questo nuova situazione farà cambiare molto fortemente l’equilibro nel mondo.
Noi comunisti del Partito Operaio e Popolare sezione del Partito Svizzero del Lavoro (PSdL, POP, PDA) lottiamo contro le guerre che non vanno a favore dei popoli, contro lo sfruttamento, la miseria, la disoccupazione, la povertà, il razzismo, la fame. Lottiamo per la pace, la democrazia, la fratellanza, l’uguaglianza e la libertà.
Non ci schieriamo dalla parte né di uno né dell’altro di questi due blocchi capitalisti e imperialisti che fanno la gara e la guerra a favore dei ricchi e della borghesia.
Hursit KASIKKIRMAZ
Membro del Comitato Cantonale del POP