Intervento del nostro Consigliere Comunale Gianfranco Cavalli concernente i conti preventivi del Comune di Locarno 

Signora Presidente, signora Municipale, signor sindaco, signori Municipali, colleghe e colleghi,

quest’anno è la prima volta che mi confronto con l’analisi di un preventivo, una situazione che vale tanto per me quanto per la gran parte delle colleghe e dei colleghi qui presenti.

È fondamentale però per ognuno di noi leggerli, analizzarli e portare le nostre considerazioni su questa importante trattanda. Perché i preventivi sono sì delle cifre contabili, ma sono soprattutto una lettura politica del contesto socio-economico che ci troveremo a dover affrontare nell’anno 2022 e del ruolo che il nostro Comune, come ente pubblico, deve ricoprire secondo il proprio raggio d’azione.

Dico forse delle ovvietà, ma fatico nei preventivi che oggi ci troviamo a dover votare e nel Messaggio Municipale che lo accompagna a trovare un riscontro reale con il contesto socio-economico attuale. Mi pare invece di vedere uno scollamento tra quanto succede all’interno delle nostre mura e la realtà là fuori.

Io non credo che la pandemia abbia creato una crisi economica, ma credo invece che abbia accelerato quanto già si stava palesando nel periodo pre-pandemico. Secondo me non si può quindi pensare che la soluzione sarà il ritorno alla normalità, dal momento in cui è propria quella normalità il problema. 

I piccoli commercianti, che animano diversi dei nostri quartieri, faticano di più a portare avanti le proprie attività. 

C’è un costante peggioramento della salute mentale presso la nostra popolazione, il disagio che colpisce i più giovani è in costante aumento. Una realtà che si palesa non solo in eventi infelici come quello avvenuto in Piazza Castello qualche settimana fa, ma è anche una realtà con la quale mi vedo confrontato quasi quotidianamente nel mio lavoro di educatore e che sistematicamente deriva da contesti familiari di precarietà economica.

Stiamo vivendo un costante peggioramento delle condizioni lavorative che non tocca unicamente le fasce di lavoro meno remunerative, ma anche quelle che richiedono una maggiore qualifica formativa. La costante fuga dei cervelli nel nostro Cantone è lì a dimostrarlo.

Entrando dunque nel merito: non si capisce come quel deficit di un milione, che solo qualche mese fa veniva considerato strutturale, nonostante la diminuzione degli ammortamenti e altri accorgimenti, possa andare a diminuire di così tanto. Fatico anche a capire su quali basi il gettito fiscale delle persone fisiche possa andare ad aumentare, non tanto in confronto con il 2020, ma soprattutto in rapporto con gli anni precedenti. 

Inoltre, in linea con quanto detto nel rapporto commissionale, trovo infelice colpire ulteriormente con più tasse dirette privati e piccole imprese.

Non mi sembra che sia stato preso in considerazione un possibile aumento dei costi delle prestazioni sociali offerte dal Comune, visto che il contesto socio-economico a rischio e i possibili strascichi economici delle misure prese in queste settimane per affrontare la pandemia rischiano di avere un’incidenza maggiore di quanto preventivato

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Queste sono, secondo il mio umile parere, le criticità che più saltano all’occhio nell’analisi dei preventivi. Ritorno quindi a quanto detto all’inizio del mio intervento: si sta interpretando nel modo giusto il contesto socio-economico nel quale andremo a muoverci nel 2022? Non sarebbe il caso che il Comune prevedesse maggiori interventi, anche in ottica anti-ciclica, a sostegno dei piccoli commercianti e delle fasce più vulnerabili della popolazione locale?

Come potete vedere le mie critiche le pongo sotto forma di domande, infatti mi asterrò, come rappresentante del Partito Operaio e Popolare in questo consesso, dal votare i preventivi. Sia perché, com’è stato sottolineato dal rapporto commissionale e come personalmente temevo, non sono previsti dei tagli considerevoli alle spese, sia perché ormai solo con il tempo (e lo vedremo ai consuntivi) si potrà dare una risposta alle mie preoccupazioni.