Fermate immediatamente le espulsioni!

È con grande rabbia e tristezza che il Partito Svizzero del Lavoro (PSdL-POP) prende atto dell’espulsione di sette persone provenienti dall’Etiopia. La sera del 27 gennaio, sono stati trasferiti con la forza su un volo speciale per Ginevra, sorvegliati e accompagnati da circa 70 agenti di polizia. “Tutto il mondo sa che c’è una guerra in corso in Etiopia e che migliaia di persone stanno morendo. A questo si aggiunge la pandemia del COVID, che imperversa anche in Etiopia. Questa deportazione è un altro esempio della politica d’asilo disumana della Svizzera”, ha detto Gavriel Pinson, presidente del PSdL-POP. Inoltre ha aggiunto: “Dobbiamo fare tutto ciò che è umanamente possibile per fermare e cambiare questa pratica vergognosa”.

Nel 2018, più di 2,9 milioni di persone in Etiopia sono state costrette a fuggire a causa del conflitto etnico. In nessun’altra parte del mondo ci sono stati così tanti sfollati interni nel 2018. Nel giugno 2019, un tentativo di colpo di Stato ha avuto luogo. Centinaia di persone sono state uccise arbitrariamente. Dal novembre 2020, il conflitto tra la regione del Tigray in Etiopia e il governo centrale si è intensificato. Varie fonti riportano centinaia di morti e feriti, con centinaia di migliaia di persone in fuga.

Anche il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia di viaggiare in Etiopia. Il rischio di “scontri violenti” e di attacchi terroristici è molto alto. Ma le persone che non sono desiderate in Svizzera vi vengono deportate con la forza – uno scandalo!

Il PSdL-POP esige la cessazione immediata di tutte le deportazioni. Inoltre, la Svizzera deve riconoscere immediatamente che l’Etiopia non è un “paese sicuro”.

La deportazione è una tortura! La deportazione è un crimine!

Partito Svizzero del Lavoro