Nata nel 1923, Nelly è stata la seconda figlia di Hélène e Robert Rosset, militante socialista. Fra coloro che frequentavano la casa vi era il futuro marito, Robert Wicky che fu in seguito fra i fondatori del Partito del Lavoro nel 1944.
Nelly, dopo gli studi in pedagogia fu nominata docente presso le scuole elementari in uno dei quartieri popolari di Ginevra, professione che esercitò per circa 30 anni.
La conoscenza della realtà e delle condizioni delle famiglie in condizioni modeste l’ha aiutata negli interventi mirati in Consiglio comunale a Ginevra, dove ha rappresentato il Partito del Lavoro per ben tre decenni.
Madre di due figli, Nelly ha saputo coniugare l’attività professionale con quella politica e famigliare.
Nel 1971, quando le donne svizzere hanno ottenuto il diritto di voto, Nelly è stata brillantemente eletta al Consiglio nazionale, con voti maggiori rispetto a Jean Vincent e Roger Dafflon, i compagni che con lei facevano gruppo insieme al PSA-POCH. E’ stata quindi la prima donna del nostro Partito al Consiglio nazionale, dove si è impegnata con altre donne socialiste in particolare a favore dell’assicurazione maternità e per la depenalizzazione dell’interruzione della gravidanza.
Nel 1975 Nelly non è più stata rieletta. Si è allora dedicata alla lotta extra-parlamentare e sindacale e soprattutto ha saputo accogliere attorno a sé donne con sensibilità diverse e di diverse appartenenze ideologiche e politiche. L’obiettivo era quello di creare uno spazio di dibattito, di scambio, di progettazione e rivendicazione femminista. Nelly ha quindi favorito il dialogo fra tante donne le quali, attraverso il lavoro hanno capito che è possibile lavorare con la Sinistra organizzata, senza farsi strumentalizzare.
Nelly si è pure impegnata a favore delle persone anziane, denunciando l’ostracismo nei loro confronti mentre auspicava, con grande convinzione, il passaggio delle responsabilità alle giovani donne e ai giovani uomini.
Nelly, all’interno del Partito,dopo la militanza nel Comitato Centrale è stata membra della Commissione Controllo.
La compagna Nelly è morta nel gennaio 2020.